venerdì 19 febbraio 2010

Operazione Carne al Fuoco

Cari fratelli, carissime sorelle, adorati lettori, amate lettrici
se pensate che il fallimento dell'operazione Acquasanta mi abbia abbacchiato, non conoscete il vero Alberto Roggia, detto Albrogio.
Per una strada che si ostrua, altre dieci se ne aprono. Per una porta che si chiude, un portone si sparanza.
Quindi subito dopo l'insuccesso dell'operazione Acquasanta, mi sono detto in un orecchio che ci devono essere altri modi per scoprire la natura diavolica del diabolico complotto delle scie chimiche e basterebbe solo scoprirli.
Ma come si fa a scoprire una cosa che al momento in cui ce la chiediamo non la sappiamo rispondere?
Semplice, si studia.
Se in questi ultimi giorni ho molto latitato dal bloggher è stato perché mi sono quotidiamente recato nella bibbioteca Comunale di Leverano a leggere, studiare e compuzzare tutti i testi sull'argomento della possessione demoniaca, del Santanismo e del Maligno in genere.
Dopo tanto ricercare, qualche giorno fa mi sono finalmente imbattuto in antico e oscuro libro che mi ha messo sulla strada giusta, il Malleolus Maleficarum, conservato in uno sgabuzzino dei sotterranei della bibbioteca, fra escrementi di zoccola e copie consunte di "Tre metri sotto il cielo".
In uno dei capitoli finali di questo preziosissimo libro si parla infatti di come si arrostiscono al rogo (o anche alla brace, dipende dai gusti) le streghe per liberarle da Lucignolo. Nel testo viene esplicitamente esplicitato che quando la strega prende fuoco, la fiamma assume una bel colore rosa tipo la pelle del porco.
Il saggio della fiamma, lo sappiamo, è una prova scientifica inconfutabile. Hanno voglia i vari Peyoti, Nico Mordok e eSSSe ad appellarsi alla scientificità delle prove. Il saggio della fiamma lo è al di là di ogni irraggionevole dubbio: se bruciamo un campione contenente bario, la fiamma diventa verdegiallastra, se bruciamo un campione contenenete uno stronzo essa diventa rossa scarlattata, se bruciamo un campione contenenete rame diventa verdeazzurrognola, se bruciamo qualcosa con dentro del calcio la fiamma diventa rosso mattone e se bruciamo un un uomo con dentro il demonio la fiamma diventa rosa maiale, almeno secondo il Malleolus Maleficarum.
L'unico dubbio che mi restava era... ci possiamo fidare di questo libro? Si sarebbero accontentati i vari disinformatori di una sola fonte? Evidentemente no. Me ne serviva un altra... il Malleolus è un testo di matrice colturare cristiana del quindicesimo secolo... se solo avessi trovato un'altra fonte indipendente che confermasse la teoria della fiamma a pelle di porco...
Fortunatamente nei miei studi avevo trovato molti riferimenti ad un altro libro importantissimo nella comprensione dei fenomeni legati a Santana... un testo fondamentale e autorevole: il Negrocomicon, che anche se dal titolo potrebbe sembrare un libro di barzellette sugli Africani, in realtà è un testo antichissimo sui demoni e l'esoterismo scritto da un arabo non tanto a posto con il cervello, tale Abdul Al Jazeera, intorno al 700 dopo Gesù Cristo.
Ho subito capito che se avessi trovato in questo libro di epoca e coltura diversa una conferma alla teoria della fiamma a pelle di porco questa sarebbe stata a prova di smentita anche del più bifido dei disinformatori.
Il problema era trovare il libro, visto che bibbioteca di Leverano ne era sprovvisto e anche la bibbioteca di Maglie, dove mi sono recato successivamente, non ce l'aveva.
In effetti pare che di questo libro esistano solo 3 copie al mondo e che siano andate perdute da tempo.
Ma io, come ormai sapete bene, non mi perdo mai d'animo... mi sono gettato perciò in una frenetica ed avventurosa ricerca di questo libro perduto... così avventurosa che che Indiana John mi fa una pippa.
Ho percorso sotto la pioggia battente e sotto la neve battuta l'intera strada Basentana all'inseguimento di labridi indizi che però per quanto labridi non sfuggivano al mio fiuto da segugio. Alla fine di lunghe peripazzie questi indizi mi hanno condotto alla chiesa del Convento di S.Antonio a Salandra... e in una canna dell'antichissimo organo conservato nella chiesa ho ritrovato una copia quasi integra del Negrocomicon!
Non potete immaginare la mia delizia quando ho cominciato a leggere il libro e dopo poche pagine ho trovato un riferimento al colore delle fiamme in cui bruciano le anime dannate, colore che secondo il Negrocomicon collina perfettamente con la descrizione del Malleolus. E no, non fate quell'espressione scenica a significare che non credete che io legga l'arabo... io l'arabo lo capisco perfettamente, avendo fatto l'anno scorso una settimana di vacanza con Alessandra a Sciarmelscek.

A questo punto, avuta la conferma che la prova del fuoco è senz'altro affidabile, essendo confermata da due fonti tanto diverse quanto autorevoli, si tratta solo di mettere in pratica la prova stessa.
E qui, come nel caso dell'operazione AcquaSanta, casca l'asino
L'operazione apparentemente sembra semplice: si tratta infatti di andare all'aeroporto, gettare un po' di benzina sul primo pilota che passa, dargli fuoco e riprendere la scena. Se le fiamme che avvolgono il pilota sono rosa pelle di porco, allora avremmo finalmente la prova definitiva e inequivocata della natura demoniaca del complotto delle scie chimiche.
Il problema è che, per la legge che è un po' ottusa d'orecchio, questo gesto sarebbe un reato punibile addirittura con il carcere. Hai voglia a spiegare al giudice che non hai dato fuoco ad un essere umano ma bensì ad una marionetta manovrata da Santana, lui si appellerebbe a chissà quale artiglio del codice penale per farti carcerare. Certo potrei far compiere l'esperimento a Susanna, che, come ben sappiamo, per le sue condizioni un po' particolari non è punibile dalla legge. Ma se poi mi sbagliassi? Se i piloti non fossero burattini manovrati da Lucignolo? Non possiamo permetterci di carbonizzare una vita umana innocente, anche se è per il bene superiore della verità sulle scie chimiche.
Dopo lunghe meditazioni, ho trovato la soluzione perfetta. Come nel caso del saggio della fiamma, non è necessario bruciare tutto il campione da analizzare, ne basta un pezzetto.
Allora il piano, semplice ed efficace secondo me, è questo: sabato prossimo io e Susanna ci recheremo di nuovo all'aeroporto di Brindisi. Lì Susanna cercherà di attirare le attenzioni di un pilota, facendogli capire, in modo sottinteso ma con quei segnali inequivocabili che solo le donne sanno mandare, di avere voglia di copulare con lui.
Se il pilota abbocca, si farà portare a casa sua, ma prima di quagliare Susanna gli somministrerà di nascosto una dose di quei potenti tranquillanti che le hanno prescritto quando era all'ospedale psichiatrico di Macerata. In pochi minuti il pilota cadrà fra le braccia di Moira Orfei e a quel punto intervengo io, che con un paio di forbicine per unghie, gli taglio un pezzetto di orecchio e lo metto sulla fiamma di una candela per osservarne la colorazione. Una soluzione semplice, pulita e non pericolosa, perché come ci hanno insegnato Evander Hollifieled e Mike Tison si può tranquillamente vivere senza un pezzo d'orecchio.
Voi vi chiederete com'è possibile che Susanna riesce ad attirare un pilota, visto che ha già provocato le revulsioni al povero camionista Gino quando ha provato ad entrare in contatto intimo con lui. Be' il fatto è che i piloti già di loro sono un po' dei trombeur de femmes, sempre alla ricerca di avventure galanti... se poi la mia teoria è vera allora si tratterebbe di piloti assantanati... e come sappiamo gli assantanati vogliono accoppiarsi con qualsiasi donna che respiri. E vi assicuro che Susanna respira, anche se ogni tanto emette uno strano rantolo.
Se poi la sfortuna si accanisce come in passato contro di noi e non riusciamo a trovare nemmeno un pilota interessato alle grazie un po' sgarrupate delle mia fidanzata... allora possiamo come misura estrema cercare un pilota un po' omosessuato al quale mi offrirei io... che sono, immodestia a parte, abbastanza piacente di aspetto... e soprattutto pronto a qualsiasi sacrificio pur di scoprire finalmente la verità sul malefico complotto delle scie chimiche!

giovedì 18 febbraio 2010

Un buco nell'Acquasanta

Cari fratelli, carissime sorelle,
ecco a voi finalmente il rendiconto dell'operazione Acqua Santa, che immagino aspettavate con estrema traspirazione.
Innanzitutto mi tocca precisare perché per l'operazione ho impiegato ben 20 taniche da 10 litri di Acqua Santa, una quantità che a voi potrà sembrare sproporzionevole.
Io però so bene come sono fatti i disinformatori sibillati del Demonio, conosco la loro arroganza e il loro modo di fare. Il loro motto sembra essere "noi siamo la scienza e voi non siete un cazzo!", anche se la scienza non è più quella di Garineo o di Newton, ma è diventata un'ameretrice che si vende al miglior offerente (da qui la famosa esclamazione "Scienza puttana!").
Se avessi fatto il mio esperimento limandomi a buttare un po' di Acqua Santa sempre uguale sui piloti e registrando le loro reazioni per vedere se erano inconvulse, loro, i vari Peyoti, Nico Mordok e eSSSe mi avrebbero detto "e mica questo dimostra che la loro reazione sia stata causata dalla santità dell'acqua! potrebbe essere causata da un qualsiasi altro parametro fisico o organoelettrico, tipo la temperatura, l'acidità, la salinità, l'odore, l'opacità, la cazzosità, ecc. ecc."
Per prevenire questa abiezione, ho perciò preparato diversamente le varie taniche: alcune le ho raffreddate, altre le ho riscaldate, ad alcune ho mischiato dell'acido muriatico, ad altre della soda casta, ad alcune ho mischiato dell'acqua di fogna, ad altre dell'acqua di colonna, ecc. ecc.
Ma non solo... per evitare anche l'abiezione che tutti reagiscono allo stesso modo all'irroramento con l'acqua santa e non solo i piloti indemoniati, era necessario spruzzare l'acqua benedetta anche sul personale di terra, gli inservienti, i facchini, i vetturini, i passeggeri... praticamente su chiunque ci capitasse a tiro. Ci serviva una mola impressionate di dati per applicare il famigerato metodo scientifico.
Capite bene quindi che 200 litri era il minimo indispensabile per il nostro esperimento.
Quello che io non ho capito, purtroppo, è che il Demonio riesce ad esercitare un controllo totale sul comportamento degli asini. Avrei potuto capirlo osservando come riesce a manipolare i vari Peyoti, Nico Mordok e eSSSe sui loro bloggher blasfemi.
Ma ahimè, preso dall'entusiasto della ricerca scientifica, ho trascurato questo dettaglio fondamentale.
Così, sabato pomeriggio, mentre eravamo a pochi chilomeri dall'aeroporto di Brindisi, Scarpone, l'asino che ci aveva prestato zio Oronzo, si è piantato sulla strada e non ne ha voluto più sapere di muoversi. Non c'è stato nulla da fare: l'ho minacciato, l'ho supplicato, mi sono persino inginocchiato di fronte a lui pregandolo di fare questo ultimo sforzo... ma lui niente, se ne stava lì impallato più testardo di un mulo, completamente succubo di Lucignolo.
Era a pochissima distanza dalla cognata meta... e sembrava tutto finito... manco fossimo Robert F. Scott al Polo Sud.
Abbiamo provato a fare l'autostop... ma chi volete che ci carichi con 20 taniche di acqua come bagaglio? Un camionista? Esatto, solo un camionista poteva farlo e l'ha fatto.
Questo brav'uomo, di nome Gino, si è fermato e ci ha fatto salire sul suo T.I.R., dopo che io avevo caricato le taniche sul rimorchio, accanto ai sacchi di cibo per tartarughe che l'autotrasportatore stava autotrasportando da Otranto a Manfredonna.
Sembrava quindi che la Divina Previdenza fosse intervenuta a nostro favore, consentendoci di portare in porto l'impresa. Purtroppo, Santana è intervenuto un'altra volta a scombaciare i nostri piani. Per farvi capire cos'è successo, devo aprire una parentensi sulla storia d'amore fra me e Susanna e su com'è nata. Come vi ho accennato nel bloggher precedente, ho conosciuto Susanna nell'ospedale psichiatrico di Macerata. Mio cugino Antonio, figlio di primo letto di Oronzo, vi lavora come infermiere. Sapendo che ero in zona, in ritiro spirituale, e sapendo che da poco mi ero lasciato da Alessandra, un giorno mi chiama sul cellulare e mi fa: "Mannaggia li morti toi squaiati, vieni a trovarmi all'ospedale che qui c'è una che non ti facesse rimpiangere Alessandra, sembra fatta proprio per te". Io mi precipito all'ospedale e con i buoni uffici di Antonio mi introduco nel reparto dove era ricoverata Susanna. La vedo e rimango folgorato. Non è bellissima, anzi è piuttosto cozza, ma ha qualcosa di speciale, come se fosse circondata da un'aureola divina. Poi chiedo ad Antonio "perché è ricoverata qui" e lui mi spiega che la ragazza durante l'infanzia e l'adolescenza ha avuto un pessimo rapporto con i genitori che non l'amavano, lei si è sentita insicura e rifiutata e crescendo ha adottato il sesso come unico mezzo per farsi accettare e relazionarsi col prossimo. Antonio ha concluso la sua spiegazione con una loquente esclamazione "Figurate che chesta è più zoccola di Alessandra!" Ma io ero già innamorato, al primo sguardo. Così innamorato che per settimane, pur di starle accanto e corteggiarla, ho sopportato la sua fastidiosissima compagna d'istanza, una vigilessa urbana di Forlimpopoli che ogni tanto, al grido di "Ho i miei 5 minuti di debolezza!" si spogliava nuda, si metteva addosso solo la divisa da vigilessa e cominciava a toccarsi le vergogne compiendo atti di nanismo in pubblico. Uno spettacolo davvero tremendo!
Poi Susanna è stata dimessa, ma non è completamente guarita. Come infatti mi ha confessato nei giorni scorsi, a Natale, durante il blizz per consegnare la lettera al Papa, non è inciampata facendo cadere il Sommo Pontefice, ma gli è proprio saltata addosso per copulare con lui e guadagnarsi così la sua benevolenza. Allo stesso modo, una volta saliti sul camion di Gino, lei, ebbra di gratitudine, non ha saputo resistere alla tentazione e si è avventata come una pantera infoiata sull'autotrasportatore. Il quale però, a differenza di me, non è capace di vedere la sua bellezza interna al di là della sua bruttezza esteriore e perciò, spaventato ed incazzato, ha fermato il camion, ci ha fatto scendere dalla matrice a calci in culo e a buttato giù dal rimorchio tutte le taniche sul salciato, schiattandole.
Che stretta al cuore mi ha stretto il cuore nel vedere i ravioli d'Acqua Santa che si perdevano nel nulla. Così come si perdeva nel nulla la mia speranza di poter smascherare finalmente l'origine diavolica del complotto delle scie chimiche!
Ma io non demordo... ed ho già in mente nuovi ingenerosi piani... stay tunned!

venerdì 12 febbraio 2010

il gusto del Rorrido

Cari amici, carissimi fratelli, amate sorelle,
mentre fervono i preparativi per l'Operazione Acquasanta... fra' Michele ci ha portato il dispersorio e le 20 taniche da 10 litri di acqua santa... in serata dovrò recarmi da mio zio Oronzo che c'ha la terra a Galatone e ci può prestare un asino perché io da solo, anche se sono abbastanza nerbuto, i 200 kili di acqua non ce la faccio proprio a portarli...mentre fervono i preparativi, dicevo, mi è successo un incidente spiacente... di quelli che ti fanno capire quant'è dura la strada per noi attivisti delle scie chimiche e di come sia diabolico il Diavolo quando si tratta di metterci il bastone fra le ruote e anche altrove.
Dovete sapere che fra tante cose che la lunga e tormentosa storia d'amore con Alessandra mi ha lasciato in eredità è stata la partecipazione al socialnetwork Facebook (Alessandra è infatti grande appassionata di tutti i giochini che si possono ivi trovare... tipo Vampire wars, Mafia wars, Fishville, Petville, Farmville, Cazzville, etc. etc. ed io per compiacerle mi sono iscritto a tutti... cosa non si fa per amore!).
Ed è proprio navigando su Facebook che sono stato invitato in un gruppo che si batte come me contro l'odioso problema delle Scie chimiche. Questo gruppo è stato fondato da una persona chiamata David Rorro, che non so se è il suo vero nome o uno pseudonome... e mi sembrava tanto una brava persona anche se, devo dirlo, la sua ortografia è un po' traballante. Ovviamente ho aderito con entusiasmo, lieto di trovare altre persone che come me vogliono condurre questa battaglia impari contro le forze oscure che quotidianamente spargono i loro veleni sulle nostre teste. Purtroppo il mio entusiasmo è stato ben presto raggelato da una specie di doccia fredda quando ho letto che Rorro David invitava tutti a mandargli delle foto di scie chimiche da mettere in un libro da stampare e poi da diffondere a pagamento per guadagnare un po' di euri. MA DICO IO, SIAMO USCITI PAZZI? Qui siamo di fronte ad un complotto diabolico che mette a reventaglio la nostra salute e quella dei nostri cari e ci dobbiamo preoccupare invece dei soldi da fare vendendo un libretto?
Allora ho fatto educatamente notare una simile proposta era un vero e proprio scivolare su una buccia di banana marcia e che avrebbe prestato il destro e anche il fianco alle critiche degli scettici. E come tutta risposta sono stato scancellato dal gruppo.
Mi sono chiesto quindi... perché tutto ciò? Perché c'è gente che finge di interessarsi alle scie chimiche e poi cerca solo di farsi pubblicità e/o soldi?
La risposta è semplice... è tutta opera di Lucignolo! Egli agisce in modo molto subdolo... non solo ci scaglia contro i vari Peyoti, Nico Mordok, eSSSe e compagnia bloggherante. Ma si infiltra nelle nostre file, ci corrompe, ci confonde, semina zizzagna e ci mette gli uni contro gli altri..
Secondo voi è un caso se i due principali websit italiani di lotta alle scie chimiche, tankerenemy.com e sciechimiche.org si schifino a vicenza... con tankerenemy che dice a sciechimiche che sono delle civette e sciechimiche che dice a tankerenemy che sono dei cialtroni? Secondo voi è un caso se invece di lottare uniti ci si litiga e ci si accapiglia come se si fosse delle checche isteriche?
Secondo me no... secondo me è tutta opera di Santana. Per questo mi corre l'obbligo di avvisare gli altri attivisti del pericolo che si corre dando retta ai falsi profeti... lasciandosi abbrindolare dagli speculatori e dagli sciacalli... cadendo nella trappola tesaci da Lucignolo...
Per questo ho fondato il gruppo su Facebook "Quelli che pensano che Rorro David è un emissionario del Demonio"
Ed è per questo vi chiedo di non lasciarmi solo e di aderire tenacemente al gruppo, come cozze patelle su uno scoglio di mare!

mercoledì 10 febbraio 2010

Operazione Acquasanta

Come ho già anticipato in un commento nel bloggher fogna/cloaca/spazzatura/monnezza di eSSSe (un tizio che con estrema malvagità passa la sua giornata a copiare tutti i bloggher sull'argomento scie chimiche per metterli alla berlinese... e che ha come nic quella che potrebbe essere l'onomatropea del sibilo di un serpente, altra bestia demoniaca per eccellenza... quando si dicono le coincidenze) sabato prossimo io e Susanna ci recheremo all'aeroporto di Brindisi-Casale, volgarmente noto come Aeroporto del Salento Orazio Pierazzo, per effettuare una prova decisiva a sostegno della mia tesi sull'origine diabolica delle scie chimiche.
Grazie alla collaborazione di fra' Michele, che ci fornirà un dispersorio e l'acqua santa, irroreremo con il liquido benedetto i piloti degli aerei in partenza e in arrivo da questo scalo, che secondo quanto affermato in vari bloggher, è fra i più attivi nel settore della diffusione delle scie chimiche.
La reazione di essere umano posseduto dal Demonio a contatto con l'acqua santa, come mi ha spiegato fra' Michele, può essere la più varia ma è sempre connotata da tratti violenti: convulsioni, vomito, ustioni, erezioni cutanee, turpiloquio...
Ci basterà quindi osservare una di queste reazioni nei piloti per confermare che effettivamente, come credo, ci sia la mano maligna di Lucignolo dietro tutta questa mostruosa operazione.
Ma se anche non ci fosse questa reazione, la mia ipotesi non necessariamente si dimostrerebbe cantata in aria. E' sì probabile che i piloti siano coinvolti in prima persona, nello spargimento delle scie chimiche, sotto l'influsso vernicioso del Signore delle Tenebre. Ma non è detto che sia proprio così. Se ad esempio voi state belli spaparanzati in poltrona a vedere in televisione il solito programma a base di tette&culi e d'improvviso appare la pubblicità di una tizia che si stacca la dentiera dalla bocca... che fate? alzate il vostro sedere pesante dalla poltrona e andate a cambiare canale premendo l'apposito bottone sull'apparecchio tv? Oppure... esatto... mi avete seguito... al giorno d'oggi esistono apparecchi chiamati telecomandi che permettono di far avvenire delle azioni a distanza, anche notevole... senza per questo scomodare la telecinesi. Potrebbe benissimo essere quindi che i piloti siano del tutto inconsapevoli di avvelenarci con le scie chimiche prodotte dai loro voli, comandate invece a terra da un oscuro inservente che pigia i tasti del suo infernale telecomando! Ma questa è solo un'ipotesi... sabato prossimo vi saprò dire di più

giovedì 4 febbraio 2010

La nuova verità

Cari amici, cari fratelli
torno finalmente dopo lungo tempo ad aggiornare il mio bloggher:
per quelli che vi sono mancato, sarà una bella notizia,
per i disinformatori invece sarà una notizia spiacente.
Innanzitutto vi debbo una spiegazione sulla novità che avevo
preannunciato e devo dire che non è una lieta novella:
purtroppo io ed Alessandra ci siamo lasciati.
Lo so, la nostra sembrava una storia d'amore insolubile,
di quelle destinate ad essere colorate dal matrimonio
ma purtroppo, da quando ho iniziato ad interessarmi allo spinoso
problema delle scie chimiche, si sono manifestate delle incomprensioni
di pensiero fra me e lei.
Più io mi dedicavo in questa lotta di grande impegno civile, più lei, se
mi consentite l'espressione un po' agra, più lei si interessava ad altri
cazzi.
Questo andazzo a lungo andare ha scavato una specie di muro fra di noi
e alla fine la separazione è stata inevitabile ma non per questo meno dolorosa.
Vi confesso che in seguito alla separazione ho vissuto un periodo
davvero difficile e sono sprofondato in una crisi molto profonda.
fortunatamente mi è stavo vicino in questo periodo buio il mio
consigliere spirituale, fra' Michele, un carmelitano sazio, che mi ha
suggerito un periodo di ritiro spirituale nell'abbazia di Cessapalombo.
Ho vissuto così per un paio di settimane in questa atmosfera di cuiete e tranquillità
ritemperando il mio spirito. Ho avuto altresì modo di riflettere con calma
sulla questione delle scie chimiche, mettendo da parte le ansie e le suggestioni
trasmesse da quanto si legge negli altri bloggher
ma basandomi finalmente solo sulla osservazione analitica e sulla razionalità
Ed è così che ho avuto una specie illuminazione. e come spesso capita quando
ci arriva fra callo e collo una epifania, mi sono chiesto "come ho fatto a non
pensarci prima?".
E' evidente che nessun uomo normale metterebbe in pratica un piano così elaborato
per distruggere tutta la vita sul pianeta, e quindi anche se stesso.
E se invece si trattase di persone non normali, degli psicopratici cioè, non sarebbero
capaci di metter su tutta l'organizzazione necessaria al piano.
E allora cosa rimane? Be', è evidente: le scie chimiche non possono che essere opera del Diavolo.
Solo il signore del Male potrebbe concepire un piano così mostruoso e metterlo in pratica...
o direttamente... o influenzando gli uomini... oppure possedondoli direttamente.
E mi pare altrettanto evidente che tanti altri mali che affligono il mondo moderno sono opera sua:
il signoraggio, il codec alimentaris, la geoingegneria, gli aerei che abbattono le tin towes,
gli psicolabridi che tirano le statuette al nostro amato premier
(anche se, dobbiamo dirlo, a volte le sue leggi più che ad personam sembrano ad minchiam)
tutte queste nefandezze non possono essere che opera diretta o in diretta del Maligno.
Una volta individuato il problema, mi sono subito adoperato a trovare una soluzione, perché ormai l'impegno civile ce l'ho nel sangue. Mi sono chiesto chi è che può contrastare l'azione di Satana... e la risposta è venuta spontanea: il Papa. Il problema è che il Papa attuale, il beneamato Josef Razzingher, a differenza del precedente, è un po' anzianotto e probabilmente non si è ancora accorto di come Belzebù stia imperversando a ferro e fuoco sulla terra in questi ultimi anni. Ma dobbiamo essere comprensivi: le persone anziane sono sempre un po' sbadate.
Mi sono quindi preposto come obiettivo quello di avvisare il Papa sul problema delle scie chimiche. Dovete sapere che, modestia a parte, ho sempre esercitato un certo fascino sul genere femmineo. Così ci ho messo poco a trovare una nuova fidanzata, Susanna, che proprio nel periodo in cui ero ospite dell'abbazia di Cessapalombo lei era ospite dell'ospedale psichiatrico di Macerata. Per il momento vi risparmio i dettagli di come ci siamo conosciuti e di come l'ho fatta innamorare di me... mi basti dire che il suo interesse per la mia lotta alle scie chimiche è stato subito sincero, a differenza di quello di Alessandra. Così lei è stata entusiasma quando le ho proposto di consegnare una lettera, vergata di mio pugno, al Santo Padre la notte di Natale, in cui spiegavo al Sommo Pontefice la questione delle scie chimiche, il ruolo di Lucignolo nell'infame complotto e alcune possibili soluzioni, tipo una bella benedizione Urbi e Orbi degli aeroporti del mondo. Purtroppo... quando il diavolo ci mette lo zampino... le cose vanno sempre storte: Susanna è scivolata proprio nel momento di consegnare la mia missiva a Benedetto 16esimo e le guardie svizzere, che hanno frainteso il suo gesto, se la sono portata via.
Comunque io non dispero. Ora ho una nuova missione e in un modo e nell'altro, prima o poi, farò arrivare al Santo Padre le mie parole. Per il mio bene, per il vostro bene e per il bene di tutta l'umanità intera.